Il fenomeno della sostenibilità

La tematica della sostenibilità sta diventando sempre più attuale, poiché a seguito della globalizzazione le condizioni del nostro pianeta si sono aggravate al punto tale da portare i teorici a scongiurare la fine della specie umana. Tutto questo è avvenuto a causa della noncuranza sulla limitata reperibilità delle materie e sul abuso che se ne è fatto sinora. Riprendendo il ragionamento di Crescenzi nell’articolo ‘’Globalizzazione e sviluppo sostenibile’’ pubblicato nel 2017 si evidenzia di fatto il cambiamento registrato all’inizio del terzo millennio.

‘’ L’economia sembrava essere lanciata verso uno sviluppo senza limiti; la spinta delle nuove tecnologie informatiche e delle comunicazioni, la progressiva liberalizzazione degli scambi di merci e capitali […] segnano l’affermarsi della globalizzazione e dei principi del libero mercato. ‘’

Da un lato si evidenziano le strabilianti novità introdotte da questo fenomeno ‘’mondializzazione’’, non tardano dall’altro ad arrivare gli aspetti negativi che vengono sottolineati nuovamente dal pensiero della Crescenzi in cui si evidenzia la forte contraddizione del processo evolutivo della globalizzazione: ‘’ […] da un lato, larghi strati di popolazione appartenente ai Paesi in via di sviluppo si lasciano alle spalle la povertà, la fame e le malattie e cominciano ad assaporare il benessere e le possibilità di progresso; dall’altro, quote consistenti di popolazione appartenente ai Paesi avanzati, colpito dalla aumentata concorrenza globale, sperimentano condizioni di graduale impoverimento. ‘’

Se per tanto tempo la globalizzazione è stata esaltata ‘’quale il motore dello sviluppo, è diventata, soprattutto dopo gli effetti della Grande Crisi scoppiata nel 2008, fonte di insicurezza e ansia nel futuro.’’
Dunque alla luce di queste evidenze, appare necessario trovare una soluzione per una crescita sostenibile; una crescita ‘’ comprendente tutti i fattori – non solo quelli economici – che contribuiscono al benessere reale di una società’’
Queste parole vogliono evidenziare proprio l’ambizioso progetto delle Nazioni Unite con “Agenda 2030” per una crescita sostenibile da conseguire attraverso i Sustainable Development Goals; un piano d’azione che prevede la condivisione fra tutti i paesi Onu di 17 Obiettivi Comuni che verranno affrontati in modo esaustivo alla fine dell’articolo. George Perkins Marsh fu il primo studioso che, con la sua pubblicazione del 1864 ‘’Man and Nature’’ denunciò direttamente l’uomo e le sue attività come responsabili dei danni verso la natura. Egli descriveva un’umanità che devasta la Terra, dimenticando che le è stata concessa soltanto perché ne tragga frutto ma senza esaurirla.

‘’L’azione distruttrice dell’uomo è tale da sovvertire l’equilibrio fra le creazioni organiche e inorganiche della natura, questa reagisce vendicandosi dello sfruttamento subito, scatenando le sue forze tenute fino ad ora in freno dalle comunità organiche, le migliori alleate dell’uomo.’’

La denuncia esposta da Perkins, rivolta all’attività antropogenica, risultò essere ancora precoce per quegli anni affinché la comunità nazionale si scuotesse dal proprio torpore. In aggiunta a questo, anche il fenomeno dell’istruzione e della formazione era ancora poco diffuso per garantirne una proliferazione in grado di colpire la sensibilità dell’opinione pubblica, la quale si svilupperà solo cent’anni dopo per merito della biologa Rachel Carson. Leggere alcuni estratti del suo libro è più che sufficiente per rendersi conto di come tale denuncia abbia potuto fare storia. L’autrice, di fatto, sottolinea in modo diretto l’esposizione degli esseri umani agli agenti chimici che vengono utilizzati, e di come questi siano ormai radicalmente assorbiti nel terreno, nei corsi d’acqua o negli animali e di conseguenza attraverso l’alimentazione, assunti anche dagli uomini. Secondo il pensiero della Carson, quanto avvenuto è la diretta conseguenza dello sviluppo delle industrie chimiche, le quali, sotto la direzione dell’uomo, hanno sviluppato le capacità produttive di sostanze sintetiche dotate di proprietà insetticide che innescano la catena di causa-effetto.

Con la sua pubblicazione ‘’Primavera Silenziosa’’ del 1962 Carson colpì l’intera audience mondiale con il delicato tema del rapporto tra uomo e natura. La scienziata nella sua opera accusò in modo lucido e diretto l’industrializzazione delle campagne come causa del degrado ambientale dovuto alla diffusione dei pesticidi, illustrando quelli che erano e sono ancora oggi i pericoli della salute di fronte ai prodotti chimici.
Il suo libro ebbe un effetto devastante sull’opinione pubblica al punto da essere tradotto in più di 15 lingue e diventare un successo editoriale. Grazie anche e forse, soprattutto, a questo successi si arriva alla nascita delle prime pressioni ambientaliste intente a mobilitare i governi ad essere più sensibili e lungimiranti nell’intraprendere le strategie di gestione adeguate all’ambiente.

 ‘’Ci troviamo oggi di fronte ad un bivio: (…) la via percorsa finora ci sembra facile, in apparenza: si tratta di una bellissima autostrada, sulla quale possiamo procedere a elevata velocità ma che conduce ad un disastro. L’altra strada – che raramente ci dedichiamo ad imboccare – offre l’ultima e unica probabilità di raggiungere una meta che ci consenta di conservare l’integrità della terra. Spetta dunque a noi decidere”.

Uno degli eventi fondamentali per il tema che ha ricevuto una molteplice copertura mondiale è quello dell’incontro per la Cop24 svolto a Katowice in Polonia nel Dicembre 2018. In questo evento una giovane attivista, Greta Thunberg, prese la parola per enunciare un significativo discorso rivolto alla commissione lì presente. La protagonista rivolse dure accuse ai presenti, rimproverando gli stessi di essere gli unici responsabili e colpevoli della situazione in cui siamo costretti a vivere oggi.

Greta, fin dalla sua giovanissima età è sempre stata un’attivista e diviene per molti una fonte di ispirazione. Grazie a lei sono stati innescati innumerevoli scioperi da parte dei corpi studenteschi, sulla scia del suo slogan Skolstrejk för klimatet  (Sciopero della scuola per il clima),  conosciuto anche come il ‘’ Venerdi per il futuro’’, o Friday for Future. In breve tempo queste mobilitazioni si trasformarono in un vero e proprio movimento internazionale di protesta, composto da studenti e alunni di ogni età che decisero di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare alle manifestazioni in cui venivano chieste azioni volte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Questo attivismo volontario mise in moto una forma di Civic Engagement definito come «forme di azione volontaria che producono impegno sociale  che i cittadini mettono in atto per affrontare problematiche che interessano la collettività a cui appartengono.»
L’ultima tappa fu l’incontro della Cop25 tenutosi a Madrid nel 2019, il quale si apri con un forte tono di allarmismo sul tema del cambiamento climatico, poiché gli obiettivi fondamentali quali: la riduzione delle emissioni del 45% entro il 2030, la neutralità chimica entro il 2050 (cioè emissioni di CO2 pari a zero) e la stabilizzazione dell’aumento della temperatura globale a 1,5° C gradi entro la fine del secolo, risultarono e ancora oggi risultano molto lontani dall’essere raggiunti.
Per questa lunga serie di motivi il tema della sostenibilità ambientale diventa e diventerà sempre più cruciale:

’Siccome in tema di cambiamento climatico il tempo stringe, non ci si può più permettere di sprecarne ed è perciò necessario raggiungere e concordare una soluzione determinante, coraggiosa e ambiziosa.’’

Il primo programma globale di politiche eco-sostenibili ad andare in porto, è stata l’Agenda 21 adottata dalla Conferenza Onu e ampliata successivamente dall’Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.  Un quadro di azioni e di target volti a migliorare la vita delle popolazioni di tutto il mondo e salvaguardare gli ecosistemi del Pianeta.  Quest’ultimi sono:

  1. Sconfiggere la povertà
    L’obiettivo è quello di eliminare la povertà estrema per tutte le persone del mondo e ridurre almeno della metà la percentuale di persone che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni. Inoltre, si prefissa l’obiettivo di garantire a tutti eguali diritti riguardo le risorse economiche, come l’accesso ai servizi di base.
  2. Sconfiggere la fame
    Mirato a porre fine alla fame e garantire il raggiungimento della sicurezza alimentare, assicurando a tutte le persone l’accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l’anno.
  3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
    Persegue la riduzione del tasso di mortalità materna e neonatale, inoltre, si pone come missione quella di porre fine alle epidemie di Aids e tubercolosi insieme alle malattie legate all’uso dell’acqua e altre malattie trasmissibili.
  4. Fornire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva
    Vuole promuovere l’opportunità di un apprendimento permanente per tutti, assicurandosi che tutti completino una istruzione primaria e secondaria al fine di raggiungere le competenze necessarie per lavori dignitosi.
  5. Raggiungere la Parità di Genere ed emancipare tutte le donne
    Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, bambine o ragazze in ogni parte del mondo. Inoltre, si vuole eliminare ogni forma di violenza contro le stesse nella sfera pubblica e privata ciò include anche porre fine ai traffici di prostituzione, sfruttamento sessuale e altri tipi di sfruttamento.
  6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie
    Garantire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura e per tutti, migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi.
  7. Accesso a sistemi di energia economici, affidabili e moderni
    Accesso universale ai servizi energetici a prezzi accessibili e affidabili, aumentare le quote di energie rinnovabili.
  8. Promuovere la crescita economica, occupazione produttiva e lavoro dignitoso
    Si vuole sostenere la crescita economica, raggiungere livelli di produttività più elevati grazie all’aggiornamento tecnologico e l’innovazione. Inoltre, raggiungere la piena produttività nel lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e persone con le disabilità.
  9. Industrializzazione sostenibile ed innovazione
    Promozione dell’industrializzazione inclusiva e sostenibile entro il 2030, si vuole anche potenziare la ricerca scientifica e promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i paesi.
  10. Riduzione delle disuguaglianze nei paesi e tra i paesi
    Con il quale si vuole promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, senza alcuna distinzione di età, sesso, religione, razza o etnia.
    Non meno importante è l’eliminazione delle leggi e pratiche discriminatorie.
  11. Rendere gli insediamenti umani, sicuri e sostenibili
    Aumentare l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile, rafforzamento degli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo.
    Sostegno dei paesi meno sviluppati, con assistenza tecnica e finanziaria, nella costruzione di edifici sostenibili e resilienti con l’utilizzo di materiali locali.
  12. Garantire consumi e produzioni sostenibili
    Raggiungimento di una gestione sostenibile e uso delle risorse naturali, riduzione significativa dello spreco pro-capite globale di rifiuti alimentari. Inoltre si prefissa come obiettivo anche quello di incoraggiare le imprese soprattutto quelle di grandi dimensioni ad adottare pratiche sostenibili.
  13. Promuovere azioni a tutti i livelli per combattere il cambiamento climatico
    Rafforzamento della capacità di resilienza e adattamento legato ai rischi del cambiamento climatico, con l’integrazione nelle politiche di piani per contrastarlo.
  14. Conservare e utilizzare in modo durevole oceani, mari e le risorse marine
    Porre un limite e regolare efficacemente la raccolta della pesca eccessiva, con la riduzione dell’acidificazione degli oceani attraverso una maggiore cooperazione scientifica a tutti i livelli.
  15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema
    Retrocessione del degrado ambientale e arresto della perdita della diversità biologica, con la lotta alla desertificazione e alla siccità.
  16. Pace, giustizia e istituzioni forti
    Riduzione di tutte le forme di violenza e tassi di mortalità annessi, oltre alla promozione di uno stato di diritto nazionale e internazionale che garantisca la parità di giustizia a tutti.
  17. Rafforzare i mezzi di attuazione degli obiettivi e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo
    Si prefissa come risultato quello di rafforzare la mobilitazione delle risorse interne con il sostegno internazionale ai paesi in via di sviluppo, migliorare la cooperazione e la condivisione delle conoscenze anche attraverso un maggiore coordinamento tra i vari meccanismi esistenti. Promozione di un sistema commerciale multilaterale universale, basato su regole, aperto, non discriminatorio ed equo nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio.

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